Martina Berlemieri nasce a Volterra il 15 dicembre 1980. Le piace ricordare l’infanzia come il periodo più bello della sua vita perché trascorsa nella campagna toscana, in una famiglia numerosa e particolarmente solida. Il suo lato artistico emerge sin da piccolissima, disegna appena può e dove può. Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Volterra e successivamente l’Accademia delle Belle Arti
di Firenze. Ma Volterra rimane comunque il punto centrale, il luogo da cui tutto ha avuto origine. Il ricordo, ancora vivo, dei degenti dell’allora manicomio di Volterra, l’hanno particolarmente toccata e indotta in quello che lei stessa definisce un luogo inaccessibile: la mente del “folle”. Inizia a descrivere con i suoi strumenti, la carta e la grafite, le emozioni dei meno fortunati. Inizia a ritrarli. Si ferma sui loro volti, su quegli sguardi pieni e vuoti insieme. Solo dopo diversi anni sente l’esigenza di raccontare, anche, attraverso le parole, quel mondo sconosciuto che l’esclusione costringe. Attualmente lavora come impiegata a Saline di Volterra dove vive con il marito e i suoi due figli.

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