Danilo Zezza nasce a Brindisi il 2 maggio del 1980. Nel 1999, causa difficoltà economiche, si trasferisce al
nord. A 25 anni inizia il percorso di scrittura: un giorno assiste a una recita scolastica di fine anno di Medea e
inizia a scrivere per il teatro, appassionandosi ad autori come Molière e Shakespeare, opere inedite come “La
via dei sogni infranti o “Il re del vento del nord”, A 27 anni inizia a scrivere poesie, guidato dall’istinto. Nel
2010 pubblica il suo primo racconto, “Giric l’erede” sul blog dell’associazione “Italia medievale” con il quale ha partecipato al Philobiblon, e l’anno seguente “Fuorvianza e degrado a Maddalena”. Nel 2017 fonda “ i Flavi e Annei” un caffè culturale fisico. Nel 2021 pubblica per conto del progetto editoriale indipendente Gli Annei, il saggio “La Ilio della solitudine”. Nel 2022 arriva finalista sia al Premio Tiburtino, sia al Federiciano, con le poesie “Narcis” e “Dafne”. “Il cigno di carta” è la sua prima raccolta di poesie autobiografiche, composta nei suoi primi anni di attività.

Libri in ordine alfabetico