Maria Grazia Passabì è una giovane autrice amante dell’arte che considera “medicina per l’anima”.
Nata e cresciuta a L’Aquila, ha sin da bambina coltivato numerose passioni quali il disegno, la
musica, il teatro, lo studio della lingua inglese e soprattutto la scrittura di poesie. La ragazza afferma che la sua necessità di scrivere nasce dal bisogno di essere ascoltata e da quello di dare luce ad emozioni forti e spesso contrastanti, altrimenti inspiegabili a voce.
L’amore di Maria Grazia per la lettura ha da sempre contribuito a sviluppare la sua passione per la scrittura. Romantica e malinconica, l’autrice si lascia ispirare dai suoi poeti Italiani preferiti quali Giovanni Pascoli,
Ugo Foscolo e Giacomo Leopardi, ma anche da una lettura in prosa e più moderna di autrici Statunitensi quali Glennon Doyle ed Elizabeth Gilbert, che trattano temi sociali ed attuali per lo più finalizzati a promuovere il “self-help” ovvero “l’auto-aiuto”. Quest’ultimo consiste in un’autoanalisi collettiva, diretta
ad affrontare e risolvere problemi comportamentali, di dipendenza e/o di relazione.
Una delle sue citazioni preferite, adatta a descrivere il rapporto della sua arte con il mondo, è:

“Non ho mai promesso all’universo che sarei stata una brava scrittrice. Gli ho solo promesso che sarei stata una scrittrice.” – Elizabeth Gilbert, “Big Magic”.

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