Storie di Coming Out
Care amiche e amici, con Ivvi Editore stiamo scrivendo insieme dei libri “corali” che raccontano come viviamo le nostre vite, quali sono le parole che avremmo voluto dire e persino come abbiamo vissuto le nostre quarantene. Stiamo lasciando dei documenti sociali di notevole valore e, diciamo la verità, ci stiamo anche divertendo! Qualche volta, come in «Le parole che non ti ho detto» e in «Era mio padre» andiamo a toccare le note più profonde del nostro io, ed è quello che vorrei che facessimo questa volta.
Facciamo un attimo chiarezza sui termini: «fare outing» significa rendere pubblico l’orientamento sessuale o l’identità di genere di una persona senza il suo consenso. L’espressione corretta è «fare coming out», ossia quando una persona rende pubblico il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere, volontariamente, ma l’utilizzo ripetuto e superficiale in Italia del termine «outing» ha fatto in modo che il significato originario della parola venisse frainteso. In qualche modo, e nel nostro piccolo piccolo piccolo, riusciremo a far crescere di una virgola la consapevolezza su questo argomento e anche sulla sua corretta terminologia.
Scriviamo tutti insieme un libro dove parliamo di quella volta che abbiamo detto una verità che ci bruciava dentro.
La partecipazione a questo libro purtroppo non può essere aperta a tutti. È aperta a tutti coloro che non si riconoscono come eterosessuali o non si riconoscono nel genere assegnato loro alla nascita, e che a un certo punto della loro vita hanno capito che non bisognava nascondersi e bisognava dire tutta la verità, ai propri genitori, ai propri amici. Vi preghiamo con forza di NON inventare, sarebbe scorretto e offensivo.
Qualche volta sarà anche stato indolore, ma ammettiamolo: in questo periodo storico di finti conservatori ancora non è facile parlare a cuor leggero di queste cose a chi ci sta vicino. Ci sono troppi pregiudizi, troppe tensioni. Forse è persino più facile dirlo sui social, a un pubblico vasto che può capire, anziché dirlo nella nostra cerchia privata. E a volte è così assurdo che il mondo capisca e il paesino no.
Potrete raccontare quella volta che «avete detto tutto», che avete fatto coming out. Io credo che ne ricordiate ogni particolare, dal pulviscolo che brillava nell’aria all’odore che c’era nella stanza. Dalle facce che hanno fatto a quello che vi hanno risposto. Con quali parole lo avete detto? Avevate un compagno, una compagna accanto? O eravate soli? Se volete, è il momento di aprirvi. Se volete, è il momento di dirlo per la prima volta.
Non importa se scriviate bene o male, se disegnate bene o male. A noi importa il contenuto umano di quello che andrete a scrivere. Saremo costretti a fare una selezione perché riceveremo migliaia di testi e immagini, ma la selezione non sarà operata in base alla qualità. Sarà operata in base al contenuto, a quello che ci comunica. Un modo sicuro per essere esclusi è andare fuori tema, per esempio.
Io purtroppo non posso partecipare, essendo eterosessuale e riconoscendomi nel mio genere, ma ricordo nel mio piccolo con quanto dolore dovetti confessare la prima volta di essere Asperger, ossia di essere affetto da una sindrome che rientra nello spettro dell’autismo. Non fu facile, e non ne parlerò in questo libro perché lo snaturerei. Ma so che significa avere dentro un segreto che brucia, e non sapere affatto come verrà accolta la notizia. So cosa significhi persino essere “pienamente” accettati il primo giorno e dover poi subire anni di battutine e ironie, che feriscono. Perciò, se vi fa piacere, se ve la sentite, raccontateci.
La partecipazione è ovviamente gratuita. Ecco i parametri:
- se si tratta di un testo, può essere narrativa o poesia. Se è narrativa, deve avere tra le 50 e le 1000 parole. Se è una poesia, massimo 50 versi. Mandatelo in Microsoft Word, o pdf, o .pages, o .txt, o .rtf;
- se si tratta di un fumetto (o vignette), fate che sia massimo di due pagine. Per l’invio, non mandateci file che pesino più di 8 mega in tutto. Va bene in jpg, pdf, tiff o png.
Inviate una email a info@ivvi.it e allegate il vostro testo (o illustrazione, foto o fumetto). Nell’email scrivete i seguenti dati e copiate e incollate la seguente dicitura.
Nome
Cognome
Pseudonimo (inseritelo soltanto se NON volete comparire con il vostro nome)
Data e Luogo di nascita
Città di residenza
Provincia di Residenza
Numero di telefono
«Autorizzo IVVI Editore (e la società Solone srl di cui fa parte) a pubblicare gratuitamente il mio testo, immagine, foto o fumetto. L’Editore dovrà citare il mio nome e cognome (oppure il mio pseudonimo) e indicarmi come autore all’interno del volume.»
Gli elaborati vanno inviati entro e non oltre il 15 luglio 2021.
Il libro sarà disponibile online entro il 30 agosto 2021 e fisicamente in tutte le librerie d’Italia e sui principali portali web a partire da ottobre. Tutti gli autori riceveranno in omaggio l’ebook pdf del volume.
Vi aspettiamo!!!
Da un’idea di Nicola Pesce Himself.